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Gianluca Costantini
Reality

Il litorale fantastico

da “Le città del sole sul litorale”, alle soglie del terzo millennio
come a dire
La pubblica felicità

Storia archeologica, natura progetti
a cura di Elisabetta Marraffa e Enzo V. Moroni
Anastasis Editrice Ravenna, 1994

Il materiale raccolto in questo volume è stato realizzato in occasione della mostra “Ravenna Mare, le Città del sole sul Litorale alle soglie del Terzo Millennio”, Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe, Lido di Savio
Ravenna 14 – 30 maggio 1994
Manica Lunga (Biblioteca Classense)

Il litorale fantastico
ovvero: l’Arredo Balneare
Accademia di Belle Arti, corso di Design
Docente : Roberto Semprini

Studenti: Adelaide Aldini, Maria Letizia Angelini, Fulvia Ardoni, Maria Caterina Baldassarri, Francesca Bedogni, Edoardo Borghesi, Barbara Capicchioni, Marzia Chiozzotti, Stefano Conficconi, Gianluca Costantini, Marina Fabbri, Stefania Garattoni, Ivan Giorgetti, Barbara Gregori, Fabiola Leoni, Mauro ktrenzini, Natascia Magnani, Stefania Magnani, Marco Marchionni, Isacco Marescotti, Davide Maretti, Katia Mauro, Sara Montanari, Fabio Partiseti, Francesco Pasculli, Marina Polidori, Raffaella Polidori, Andrea Polli, Barbara Raimondi, Alessandra Savorelli, David Scoccimato, Helga Soreca, Enrico Throni, Davide Zoli.

Buttiamo tutto a mare! Cabine. ombrelli e ombrelloni, brande e brandine, giochi sempre quelli, bar in stile baracca sempre ridipinta, parcheggi anche loro sempre quelli! Come si può continuare a pensare che lo spazio balneare sia come quello urbano? Come si fa a progettare la stessa panchina di Parco Sempione in quel di Milano, per Lido di Savio? Eppure sono molte le persone che amano trovare le stesse cose, le stesse immagini, le stesse frasi, gli stessi oggetti in luoghi diversi, preferendo non pensare che esiste anche dell’altro, del nuovo, del diverso: per queste persone Milano Marittima è il massimo della trasgressione. E’ ora di cambiare, investendo sulla qualità dell’immagine. Non è forse la riviera romagnola una continua colata di cemento, stile condominio di periferia?
L’unica cosa da fare sarebbe buttare giù tutto e ricostruire, ma per il momento questo non si può fare. In occasione della mostra «Progettiamo il litorale» gli studenti del corso di Design dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna si presentano con una serie di strane idee sul tema dell’Arredo Balneare. La spiaggia è concepita come il luogo in cui prende forma l’immaginario collettivo legato alla simbologia marina, ma non solo. E’ il luogo in cui si realizzano i desideri perduti e immaginati.
Il luogo in cui gli oggetti non hanno solo il compito di dover funzionare, ma ben altro e di più. Hanno un’anima, una personalità, ed esprimono un linguaggio che parla ai sensi dell’individuo umano. Un linguaggio iconografico chiaro, e diretto parente della Pop Art e dell’immaginario infantile, ma pur sempre reale e mai concettuale. Oggetti che si pongono come metafore visivamente efficaci, comprensibili senza mediazioni intellettuali. Perché tutto, almeno per una volta, non sembri più come prima.
(Il disegno è di Gianluca Costantini)

Accademia di Belle Arti Ravenna

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