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Gianluca Costantini
Projects

INGUINE.NET WEB PROJECT

inguine.net è un sito web nato nel 2001 e chiuso nel 2010, da un progetto di Gianluca Costantini, Marco Lobietti, Paper Resistance e Vanni Brusadin.

Manifesto | Schermate sito web

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Kufia 100 disegnatori per la Palestina, 2002 

Nel 2002 inguine.net realizza l’archivio digitale del progetto Kufia 100 disegnatori per la Palestina un progetto ideato nel 1988 da Patrizio Esposito e Guido Piccoli con le collaborazioni di Giacomo Forte, Canio Lo Guercio, Guglielmo Di Zenzo, Vittorio Ercolano. La nuova edizione, a partire dal 2002, è stata curata dagli stessi promotori del primo portfolio in collaborazione con Stefano Ricci e con il contributo di Daniele Brolli, Giuseppe Palumbo, Gianluca Costantini e Inguine, Flavia Ponzi, Angela Bernal. I progetti recenti di Kufia sono coordinati da Paola Ghiglione, responsabile nazionale dell’associazione Kufia Onlus.  Catalogo disegni 2002 Link – Archivio web

In occasione delll’archivio digitale fu creato un blog da Mimmo Manes e Abuthiab Motaz


LA CHIAVE DEL PARADISO | MARJANE SATRAPI

[LA CHIAVE DEL PARADISO] : 

“Se noi ragazze eravamo costrette a confezionare passamontagna per i soldati i ragazzi venivano addestrati alla guerra” [..] “sono preoccupata per mio figlio, vedi questa?” “certo è una chiave di plastica dorata” ” gliela hanno data a scuola hanno detto che se avessero avuto la fortuna di morire in battaglia, questa chiave avrebbe permesso loro di entrare in paradiso”.

Contest in rete realizzato da Essendemme.com e inguine.net in occasione della mostra “Il Velo di Maya Marjane Satrapi o dell’ironia dell’Iran. ” a cura di Elettra Stambouli e Gianluca Costantini Link

Hanno partecipato: Claudio Parentela, Davide Bernardi AkA Horiko, Goldsyles, luna, Kaneda99, Aert Goes, Jessica Angiulli, Fogacci Rubens, Matteo Colombo, Enrico Tomaselli, Marco della Fonte, José Sala, Filippo Morabito, Daniele Movarelli, Alberto Lavoradori, Gianluca Missiroli, Julie Semal, MP5, Leonardo Guardigli, Carla, Seralf, Massimo Marcelli.

Qui è possibile vedere tutti i disegni Link
Qui per scaricare le pagine html di Essendemme.com Link


DEUS IRAE “IL DIO DELLA COLLERA”

“Dopo la catastrofe che ha messo fine alla terza guerra mondiale, due Chiese si disputano i pochi sopravvissuti e i loro discendenti, flagellati dalle mutazioni. Una delle Chiese, quasi una proiezione del Vecchio Testamento, venera Deus Irae, il dio della collera, colui che ha causato nel mondo l’orrore atomico. Un Michelangelo senza braccia né gambe, Tibor McMasters, viene incaricato di realizzare il suo ritratto per rianimare la fede dei seguaci. Dovrà intraprendere un viaggio alla sua ricerca, attraverso una terra devastata e popolata di esseri bizzarri e mortali: insetti giganti, robot megalomani, sfingi-sirene elettroniche che cercano di attirare gli umani in un bagno d’acido”. P.K. Dick e R. Zelazny Deus Irae– Fanucci Editore

Inguine.net chiede agli artisti di creare l’immagine di DEUS IRAE “il Dio della collera”, colui che ha causato nel mondo l’orrore atomico. Tutti i lavori saranno raccolti in un unico lavoro visibile mediante un computer ed esposti alla mostra I Pennelli Elettrici – Da Ubik a Blade Runner Omaggio a Philip Kindred Dick a cura di Lorenzo Canova.

Per vedere e scaricare tutti i disegni Link

Artisti: EPo, Kaneda, Giulio Giordano, Antonella De Giorgio, GY4, Sebastiano Memo, Matteo Colombo, Giovanni Malgherini, Flavio Montelli, Galileo Disperati, Tryfar, Tito Chiocchi, Stefano Zattera, Squaz, Serena Emiliani, Rpiga, Rolando Cicatelli, Riccardo De Vincenzo, Paolo Tonon, Osvaldo Contenti, Nunzia, Maurizo Palumbo, Maura Masutti, m122arts, Lucio, Luca Minischetti, Leonardo Guardigli, Laura Bagliani, GoldSyles, Silvano Brugnerotto, Angelo Falconio, Marco Dominici, Locu.it, Lafcadio, Giacomo Nanni, Gaetano Bognanni, Gabriele Diaferia, Francesco Mondelli, Francesca de Pieri, Flavio Bonetti, Flavia Soprani, Enrico Tomaselli, Edvige Faini, Daniel Egneus, Maurizo Ceccato, Barbarita, Barbara Fagiolo, Alessandro Palmigiani, Alessandro Duca, Alberto Seveso, Alberto Lavoradori, Mattia Massolino, Loana Sperino, José Sala, Jessica Angiulli, Irene Del Re, Claudio Parentela, Ana Gutu, Rocco Lombardi, francidy, Daddy, Angelo Mennillo,  Natale Patania, Simonetta Busetto, Gianluca Costantini, ubq, Lenny Nero, Daniele Tabellini, Onofrio Catacchio, Luca Zampriolo, Andrea Marin, Horiko, Giuseppe Palumbo e Daniele Cascone.

P.K. Dick e R. Zelazny, con una collaborazione di cui non sono chiari gli estremi, hanno portato a termine quest’opera dopo una gestazione durata ben dodici anni, e precisamente sino al 1975, mentre la prima pubblicazione risale al 1976.

Presumibilmente Dick avrebbe scritto i primi capitoli del libro, segnati da riflessioni e numerosi spunti teologici, mentre a Zelazny sarebbero attribuibili i capitoli centrali, nei quali si ritrova uno stile narrativo contraddistinto da dialoghi con tonalità spesso brillanti, stile poco usato da Dick.

Questa sorta di road movie fantastico, che vede l’artista focomelico Tibor McMasters sulle tracce nientemeno che della parte umane del Deus Irae, realizza in un grande apparato dove la tecnologia riveste una grossa importanza in tutta la costruzione narrativa, ed un ruolo sicuramente non positivo – come del resto è nella tradizione dckiana. Le macchine narrate dai due autori sono dotate di personalità schizoide, sono egocentriche ed imperfette, ma sono sopratutto crudelmente vive.

Tra questi “esseri” di metallo merita sicuramente rilievo il mega computer cannibale “Il Grande C”, residuato, come tutto il resto, del periodo prebellico, il quale fagocita esseri umani per mantenersi in vita – tra l’altro con il titolo “The Great C” Dick pubblicò negli anni ’50 un racconto sulla rivista specializzata Cosmos Science Fiction and Fantasy.

Durante il viaggio dell’artista “incompleto”, davanti al lettore sfilano tutta una serie di animali e di uomini mutanti, accomunati dal fatto di essere dotati di intelletto e di parola, anche se i più umani sembrerebbero essere proprio gli animali. Molto divertenti i dialoghi a cui intervengono questi esseri, i quali fanno parte di ciò che ora è il mondo: “uno zoo brulicante” appestato e morente. Il tutto a causa della guerra, e sopratutto della nuovissima arma “senza obiettivo”, arma che venne utilizzata grazie all’intervento di Lufteufel, proprio il Dio dell’Ira in persona.

Molto ben riuscita la descrizione dei tentativi del cristiano Pete Sands di avvicinarsi alla comprensione di Dio – quello cristiano però – attraverso l’uso di anfetamine, sino all’incontro con il vaso d’argilla HO ON, dal quale proviene l’unico messaggio realmente divino.

In questo mondo tormentato – sensazioni simili in “do androids dream of electric sheep?” o, seppur nella feroce normalità della borghesia bianca americana degli anni ’50, in “L’uomo dai denti tutti uguali” – l’unico essere che riesca a “vedere” la realtà è la ragazza ritardata Alice – evidente il richiamo – che, liberatasi della propria membrana mentale, si ritrova partecipe della salvezza senza senso a cui si perviene in questo tragicomico romanzo.


NO WAR IN IRAQ. UN PICCOLO NETWORK CONTRO LA GUERRA

PERCHÉ QUESTA INIZIATIVA?
PERCHÉ UN NETWORK?
PERCHÉ NOI DICIAMO “NO WAR IN IRAQ”?

Un piccolo network contro la guerra.
Un piccolo pozzo di petrolio contro il grande stato della guerra.
No War in Iraq.
Perché non ci piacciono i dollari nelle Moschee e i Barili nelle trincee.
Una piccola collezione di immagini e parole.
Una fionda a testa.

Per scaricare tutte le immagini Link

Il 26/09/2002 è il giorno in cui è stato lanciato il progetto NOWAR IN IRAQ. I siti Designradar.it , Digitalultras.com, Inguine.net, Syncprodz.com e UBQ.it hanno deciso di pubblicare la stessa Home Page: l’immagine, realizzata da Paper Resistance di Inguine.net, è stato il pretesto per attivare una campagna di mobilitazione su Internet contro l’intervento armato in Iraq. UBQ.it ha realizzato un sezione del sito dedicata alla raccolta di scritti, ed interventi; Digitalultras.com ha aperto uno spazio

per la raccolta di “covers” (.gif-800x600px) inviate da 50 fra webdesigner, illustratori e grafici non solo italiani; Syncprodz.com sta raccogliendo e rendendo disponibile per il download un’intera playlist di brani prodotti vari gruppi musicali; Designradar.it ha raccolto e organizzato tutte le componenti del Network all’interno di un sito “mirror” sul quale quotidianamente e possibile seguire l’evoluzione del network. Le 50 Covers sono state realizzate da webdesigners, illustratori e grafici, e raccolte da Digitalultras.com sul proprio sito (www.digitalultras.com/nowariniraq).

Questa iniziativa non intende dimostrare le doti artistiche dei designers coinvolti né celebrare la qualità grafica e visiva dei lavori esposti. Se da un lato è pur vero che ciascun lavoro è il risultato di una ricerca estetica, ciò che “NO WAR IN IRAQ” vuole evidenziare è la volontà di esprimere il forte disagio e il proprio dissenso di fronte a scelte politiche caratterizzate dalla violenza. Per denunciare con un messaggio chiaro e inequivocabile l’orrore e l’inutilità della guerra.

IMMAGINI IN MOSTRA REALIZZATE DA: Francesco; Daniele Tabellini – Designamanovella.com; Nicolas Bourquin – Onlab.ch; Herr Luude; Cesqo -Rocklab.it; Stampate – Stampete.de; Swampthing – Terrorpilot.com; Michele Foresti – Aflowerinthecement.org; Boogie – Deadbydesign.com; Gloria – syphongraphik.it; Claudio Cocuzza – miashi.com; Emiliano Giambarba – Braincorp.org; Gianluca Costantini – Gianlucacostantini.com; Juri Eugeni – zoneozone.com; Gee Q – Spaceshipcafe.net; Michele Rosso Ciro – Pleasezine.net; Simone Montagnani – Sueo.it; Rpiga; Joachim A Baan; Matteo Peterlini – Peterlinidesign.it; Gigih Budi Abadi; Gianluca- Squarepix.it;; Ciccio Stokka; Emanuele Fontana – Miashi.com; Domenico Catalano – Pleasezine.net; Claudio Riceputi – Claricedesign.it; Jens W – Spectre7.org; Josep Patau – Astramat.com; Karborn – Karborn.com; Alberto Severo; Davide Saraceno – Go.to/davidesaraceno; Am – Session27.com; Giose – Giose.net; Ryan Thompson; Angelo; Ruben Cardenas – Oddcity.com; Juri Eugeni – Zoneozone.com; Irene Roggero; Irene e Luca; Victor – Tracesdefreins.net; Felina – Felima.com; Nicola – Visionimoderne.com; Miedoz; Luca Mori; Davidart; Andrea Violante.  


NET.HO(ME)STAGE. UNA CASA PER INGUINE.NET

net.ho(me)stage. Una casa per inguine.net

una collaborazione inguine.net
con tomA2 – Stefano Antonello – Thomas Bisiani

Inguine.net_re/invented comix è un progetto dedicato principalmente al fumetto: alla sua produzione, diffusione e comunicazione in rete. Inguine.net è una homepage, quindi non ha un volto. Oppure ne ha quattro, quelli dei suoi autori: Gianluca Costantini, Vanni Brusadin, Marco Lobietti, Sandro Micheli. Inguine.net ha però una sede (non ufficiale) che è il luogo in cui il progetto è stato realizzato e da cui costantemente viene aggiornato. La sede della società, di cui parte degli autori sono membri, che offre a inguine.net il supporto tecnico e gli dà ospitalità: la Nowhere srl di Bologna. Attualmente le stanze e le risorse della Nowhere sono periodicamente a disposizione di inguine.net, all’insegna della massima integrazione ed economicità.

net.ho(me)stage è il progetto di una sede ideale per il binomio indissolubile inguine/nowhere, in cui la reciprocità  delle due parti determina la flessiblità del contenitore, che può configurarsi sulla base delle diverse esigenze spazio-temporali. Il tipo di attività, la loro durata, il numero di persone coinvolte variano con cadenza giornaliera, settimanale e stagionale, determinando profili di utilizzo dello spazio differenziati. Sulla base di questi profili è possibile compilare un vero e proprio palinsesto su cui impostare i programmi che regolano le modificazioni del contenitore. Concepito come una macchina regolata da un software, l’edificio si adatta alle esigenze del programma, aumentando e diminuendo la superficie utile e con essa il dispendio energetico in regime di utilizzo. Ciò si realizza grazie ad una parete attrezzata che contiene involucri gonfiabili con aria climatizzata e condizionata. Ogni cellula costituisce quindi un carico indipendente per l’impianto e corrisponde ad una postazione di lavoro, individuale o collettiva. Le cellule sono dimensionate in maniera modulare e distribuite in base alle esigenze della società e del momento (per nowhere, 5 giorni la settimana: una cellula per il modellatore 3d, una cellula per i due operatori server, una cellula per amministratore delegato e commerciale della società, una cellula per il grafico accompagnato da stagista ed ospiti fissi. Per inguine.net, 2 giorni la settimana: una cellula per lavoro collettivo dei 4 membri). 

La compresenza e la gestione di istituti diversi nello stesso spazio non trova la sua massima complessità, quindi, in una differenziazione fra le attività lavorative: trattandosi in ogni caso di produzione digitale, lo spazio di lavoro è immaginato come il minimo comun denominatore. Lo sviluppo di un sistema integrato porta invece a sovrapporre al luogo di lavoro quello domestico. A questa attrezzatura mobile se ne affianca perciò una fissa che contiene, oltre agli spazi di riunione e rappresentanza, spazi di soggiorno e di riposo per consentire un utilizzo pieno e continuativo dello spazio, alte concentrazioni di lavoro in tempi ristretti, permanenze all’interno della struttura per più giornate lavorative. net.ho(me)stage è una casa ed un laboratorio permanente. Infine è uno strumento di comunicazione: un ampio spazio interamente vuoto, che nel periodo lavorativo contiene l’espansione delle cellule gonfiabili, nella configurazione di regime ridotto o di inattività può ospitare feste, proiezioni ed eventi legati all’attività di promozione che inguine.net sostiene nel campo del fumetto con le mostre dedicate ad autori italiani e stranieri. Oppure consente la proiezione dei continui aggiornamenti di inguine.net, con le strisce digitali, l’agenda, il message board, i links.


ORAZIO INGUINE.NET

Nel 2001 inguine.net viene selezionato dall’Ufficio Giovani Artisti di Bologna per presentare il loro lavoro alla Biennale dei Giovani artisti del Mediterraneo di Sarajevo con il progetto ORAZIO che partiva da un fumetto di Giuseppe Palumbo, collaborarono i disegnatori Aleksandar Zograf, Ale Pop, Giuseppe Palumbo, Maicol & Mirko, Dame Darcy, Squaz, Lee Kennedy, Davide Reviati, Sasha Mihajlowich, Claudio Parentela gli scrittori: Eugenio Sideri, Christian Del Monte, e il musicista Populos. Orazio era sviluppato con l’allora nuovo programma Flash Macromedia ora difficilmente visibile nei nuovi browser. Qui sotto schermate dell’interfaccia e in questo link le sorgenti swf e html e qui il video realizzato da Ale Pop.

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