Catalogo RAM mostre di artisti ravennati, Ravenna 2001

Il fumetto è un’arte che richiede una lunga preparazione, si inizia da giovani, influenzati da letture nascoste, da disegni sfuggenti, da GULP!, da TSK! e dalle subliminali parole di Eta Beta. Una mia vicina un giorno insisteva col dire che Topolino era disegnato con gli stampini, altri quando avevo circa 12 anni e il mio eroe era Goldrake, cercavano spesso di convincermi che i cartoni animati giapponesi erano fatti col computer, come se fosse un dispregiativo. Il fumetto e l’animazione vivono tuttora quest’aurea di leggenda metropolitana, la difficoltà delle persone è l’impossibilità di credere che i disegnatori possano produrre tante pagine nella loro vita, in verità il fumetto è forse l’unica arte che tuttora mantiene una così grande cultura e tecnica del disegno e tutto ciò è dovuto appunto alla completa devozione che già da molto giovani si dedica allo sviluppo e crescita del disegno. Per questo motivo non bisogna stupirsi della giovane età di Leonardo Guardigli a differenza degli altri ragazzi che partecipano a questa rassegna. Il fumetto si sul dire è “roba da bambini”, sarebbe forse meglio dire che il fumetto non vuole crescere, io direi piuttosto che è l’Arte da bambino, pensate a quanto è piccolo, ancora completamente inesplorato, ingenuo…, l’ho visto una mattina con la cartella in spalla, credo vada ancora alle elementari. I suoi compagni mi hanno detto che la maestra lo sgrida spesso “Devi crescere!! Studiare!! Se no verrai bocciato anche quest’anno!!” Ma la verità è che il fumetto non vuole rinchiudersi nei salottini buoni o nella noia delle gallerie ufficiali, non vuole andare all’Università. Non c’è dubbio che le sue possibilità siano pressoché infinite e ancora tutte da esplorare, tra un testo e le immagini, uniti graficamente sulla pagina, molte cose restano ancora da inventare. Leonardo è ancora un neonato, ma nelle sue mani scorre già la vitalità di Carl Barks, la plasticità di Jeff Smith e il mondo allucinato di Cartoon Network, riesce a descrivere efficacemente un ambiente e un personaggio, permettendoci di entrare senza accorgercene in un nuovo appassionante universo narrativo.
Leonardo predilige il bianco e nero e soprattutto gioca con piccole battute, sguardi perplessi e menti vuote. Si guarda intorno è ancora tra i banchi di scuola e proprio da lì arrivano le idee, i suoi personaggi non sono che lo specchio dei suoi coetanei e la loro trasformazione in un mondo paradossale, Il ritmo è quello delle strip delle origini, nessun momento di pausa tra le sue vignette. Leonardo prende il treno tutti i giorni, vive vicino al mare e a un fratellino molto più piccolo anche lui disegnatore. Il signorino Leonardo Guardigli si diverte, e noi, per favore, non intromettiamoci con consigli inopportuni.
