
“Quando arlecchino stringe le labbra sulle cosce la sabbia rossa scivola. La mia dispettosa gola. Il tuo giovane diavolo. Mordendo e leccando un’aspra fica. giusta per no sapere. A lungo il mio cazzo hai succhiato canaglia. Quando per confermarlo con lingua leccata agiti il culo. Ma sei ubriaca? La tua lingua in bocca, elegante, e un cazzo dritto nel mio cuore.”,
50 x 50 cm, stampa lambda, alluminio, plexiglas, 2001