Gianluca Costantini al Museo della Battaglia del Senio di Sabina Ghinassi
Testo incluso nel catalogo “Linea Gotica” edito dall’Associazione Culturale Mirada
L’artista costruisce un intervento etico-estetico: una riflessione sulle testimonianze della seconda guerra mondiale in un’area particolarmente segnata. La scelta è il confronto con il passato rimosso: ora la guerra sedata dal notiziario tv è sensorialmente simile a quella dei pixels di un war game da playstation. Senza perdere una vocazione assolutamente contemporanea, Costantini ritrova invece un altro sguardo sulla guerra, ne incide i momenti con segno tagliente, li manipola con grazia scabra e dissonante, fors’anche affettiva. E resta sempre elegante e velato di un’ironia dolce-amara, struggente nella traduzione calligrafica e quasi cronachistica dei pezzi del museo: un elmetto trasformato in scaldavivande, l’elenco dei caduti lungo la Linea Gotica, il numero dei cacciabombardieri alleati.