
di Saturno Carnoli, Andrea Colombari e Gianluca Costantini
Pubblicato nell’ottobre 2007
ISBN : 88-89890-04-5
Format cm. 14 x 21
Pages : 128
Stampato in bianco e nero brossura
14,00€
Edizioni del Vento
A Malacappa, il 22 aprile 1945, poco prima di mezzogiorno vengono assassinati Leandro Arpinati, classe 1892, di Civitella di Romagna, e il suo amico di sempre, Torquato Nanni, classe 1888, di Santa Sofia. Tranne i familiari nessuno pianse la loro scomparsa. I loro nomi non compaiono in nessuna lista di caduti, come se non fossero morti, come se non fossero mai esistiti. Se ne rallegrarono fascisti e antifascisti. Perché?
Il nuovo, attesissimo lavoro di Gianluca Costantini – con Saturno Carnoli ed Andrea Colombari – inaugura la collana storica di Edizioni del Vento, neonata casa editrice veneziana che vedrà lo stesso Costantini autore di un’altra pubblicazione a carattere storico nel febbraio 2008.
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Gianluca Costantini Nato nel 1971, vive e lavora a Ravenna. Ha curato le esposizionidi Joe Sacco, Marjane Satrapi, Aleksandar Zograf e il Festival Ko- mikazen. Pubblica i suoi fumetti su “Hardcomics” (Romania), “Babel” (Grecia) e “WW3” (Stati Uniti). Con Fernandel, presso cui è responsabile della col- lana “Illustorie”, ha pubblicato il romanzo di forma- zione a fumetti “Vorrei incontrarti”(2005) e “Diario di un qualunquista” (2006).
Saturno Carnoli Ex militante, ex grafico, ex inse- gnante, ex sociologo, ex imprenditore del diver- timento, ex pubblicitario ed ex mosaicista di PVC, pietre e legni, Saturno Carnoli è sempre stato e ri- mane un vero free lance. Per lui la condizione di “ex” è una specie di particella nobiliare, un attestato sulla rapidità con cui metabolizza e brucia idee, novità, errori, stimoli e anticipazioni.
Andrea Colombari A trentasei anni è giornalista malpensante, biologo apostata e ballerino quando può. Negli ultimi anni ha vissuto tra l’Italia e Creta, con qualche puntata in Sudamerica per tornarne con il peggio. Ora vive, sogna e lavora a Ravenna con una valigia sempre pronta e un revolver (metaforico) sempre in tasca.