Giornate d’osservazione e critica del contemporaneo
3-4-5 dicembre 2009 a cura di Isabella Bordoni
Corte Coriano Teatro (Rimini)
Tre giorni non stop di proiezioni lectio magistralis workshop docufilm fumetto filosofia antropologia voce poesia diritti umani.
5 dicembre
18:30 Gianluca Costantini e Elettra Stamboulis autori del romanzo grafico e della mostra L’ammaestratore di Istanbul in colloquio con Michele Marziani
19:30 Lettura performance L’ammaestratore di Istanbul degli studenti della non-scuola del Teatro delle Albe di Ravenna con la guida di Roberto Magnani

Dal mattino a tarda notte, le tre giornate di “Libertà come bene supremo” ruotano tutte intorno al documento audiovisivo, con proiezioni rare d’autore, incontri, mostre, lectio magistralis, poesia, segno, voce. Ideato e curato dall’artista riminese Isabella Bordoni (foto), l’evento è incentrato sull’osservazione e la critica del contemporaneo (come recita il sottotitolo) e inizia domani, giovedì 3 dicembre, proseguendo nei due giorni successivi, venerdì 4 e sabato 5 dicembre, sempre negli spazi del Teatro Corte di Coriano.
Pensate come piattaforma formativa e accesso democratico alla conoscenza, con tutte le iniziative a ingresso libero, le giornate di “Libertà come bene supremo” propongono il lavoro coraggioso di artisti che si misurano da tempo con i temi della costruzione del consenso, dell’uso propagandistico dell’educazione e della memoria, dei nuovi e vecchi totalitarismi.
Le giornate sono suddivise in tre sezioni ma legate da una trama di relazioni e rimandi artistici e teorici. Le unisce anche il workshop, che si dipana durante le tre giornate, tenuto da Eyal Sivan, autore e regista israeliano, di cui domani, giovedì 3 dicembre, sarà presentato, in anteprima italiana, Jaffa, the orange’s clockwork. Il film viene proiettato a Corte in visione straordinaria immediatamente dopo la prima mondiale al festival Idfa di Amsterdam.
Oltre a Sivan, saranno presenti a Coriano l’antropologo Marco Aime, la poetessa Rosaria Lo Russo che venerdì 4 reciterà il poema La libellula di Amelia Rosselli, il filosofo Giovanni Leghissa, lo scrittore Michele Marziani, il ricercatore Matteo Cavalleri, il critico cinematografico Luca Mosso, il disegnatore Gianluca Costantini e la scrittrice Elettra Stamboulis, autori del romanzo grafico L’ammaestratore di Istanbul, le cui tavole saranno in mostra a Corte sino al 22 dicembre e la cui lettura scenica sarà a cura della non-scuola del teatro delle Albe di Ravenna, il critico Paolo Vachino e i documentaristi Luciano D’Onofrio e Monica Affatato di cui sabato 5 sarà proiettato il film documentario La voce Stratos dedicato a Demetrio Stratos.
“Libertà come bene supremo” costituisce la parte teorica del progetto “Contro la purezza 2008/2010” di Isabella Bordoni, che si svolge a tappe e per sezioni di lavoro in Italia ed Europa. Sezioni che mettono a fuoco dei formati artistici differenti, dall’installazione all’opera radiofonica, all’evento performativo e di cui “Libertà come bene supremo” è l’ossatura e, appunto, la parte teorica. Una «parte teorica che io sento sovvertitrice e creativa – dice la Bordoni – perché credo che anche il simposio, il colloquio, la lectio, siano azione creatrice».
Il programma della giornata di venerdì 4 dicembre ha subito delle variazioni rispetto al calendario diffuso nei giorni scorsi (di seguito e in allegato il programma corretto). L’incontro con Yervant Gianikian e Angela Ricci-Lucchi è stato infatti annullato, poiché i due artisti hanno deciso di non partecipare, sostenendo che – nonostante sia stato riservato ampio spazio al loro lavoro – non veniva dato abbastanza risalto alla causa armena. Rimangono in visione di tipo didattico, esclusivamente all’interno dei lavori dell’Osservatorio rivolto agli studenti, alcuni loro materiali.
“Libertà come bene supremo” è promosso da Comune di Coriano, Biblioteca comunale “Giovanni Antonio Battarra”, Fondazione Corte, in collaborazione con Filmmaker Milano, Galleria Mirada Ravenna, Momento! Film Production Parigi, non-scuola del Teatro delle Albe di Ravenna, Route1 Torino.
Durante i tre giorni di “Libertà come bene supremo” sarà presente a Corte una postazione della Libreria Punto Einaudi di Rimini.