Per La Lettura del Corriere della Sera esce in una data non legata a celebrazioni questo omaggio alla memoria di Giuseppe Mazzini, o meglio questa ricostruzione di memoria scritta da Maurizio Maggiani. La sua monumentalizzazione, dice sostanzialmente lo scrittore ligure, ha coinciso con la volontà di rendere innocuo uno spirito sovversivo, irredento, e anche pieno di sentimenti delicati e umani che ne avrebbero facilmente fatto un eroe non da fanfare, ma in cui immedesimarsi. La sua straordinaria vicenda sentimentale, così romantica da superare i romantici. La sua passione per la musica, accantonata per dare spazio alla lotta. Le sue parole ispiratrici per tanti umili e dimenticati. E l’ultimo desiderio prima di morire, che si realizza grazie agli amici che si organizza- no sempre fuorilegge. L’Italia è già fatta, sicura- mente grazie a lui, ma il nuovo Stato non riconosce lo stato giuridico di rivoluzionario o patriota, così la sentenza di morte che lo aveva reso esule per tutta la vita non viene revocata. Dura lex, sed lex, pare dicesse Socrate bevendo la cicuta: per molti ha significato semplicemente osservare la legge anche se ingiusta, per le menti più acute, mostrare la mostruosità di una legge ingiusta.
Testo di Maurizio Maggiani Disegni di Gianluca Costantini
Pubblicato in:
La Lettura, n°47, rivista settimanale, Supplemento al Corriere della Sera, 2012
Komikazen 2012, catalogo, Giuda Edizioni, 2012
ilPOST, sito web, 17 aprile 2013
Graphic Novel laLettura, catalogo, Fondazione Corriere della Sera, 2015