
di Piero di Domenico
in Il Corriere di Bologna del 3 febbraio 2014
La vicenda pubblica di uno degli uomini politici italiani più apprezzati e stimati del secolo scorso, ancora oggi nel trentennale della sua repentina scomparsa. Mescolata con il diario privato di una tredicenne, che nel giugno 1984 parte dalla sua città, Ravenna, per andare a bordo di un pullman della Cgil ad assistere alla sua prima manifestazione senza genitori. Non è un concerto rock ma un funerale, consumato insieme a milioni di persone presenti, quello del segretario del Pci Enrico Berlinguer. A lui Elettra Stamboulis ha dedicato questo graphic novel, con i disegni di Gianluca Costantini, giò autore di “A cena con Gramsci” e “L’ammaestratore di Istanbul”. Un viaggio da rirtroso che marca ancor più nitidamente la distanza da ciò che sarebbe venuto dopo. Momenti salienti della nostra storia politica, dal compromesso storico all’ascesa del craxismo, ripercorsi costantemente attraverso l’incipit di una pagina di diario personale, con uno sfondo a righe a sufferire le pagine di un quaderno. I vari capitoli invece assumono stili molto diversi, grafici, pop e pittorici. A rendere sempre teso il filo di una memoria che nel caso di Berliguer non si è certo affievolita con la sua morte perchè, si può leggere nel libro, lo aspettano ancora in molti, “come se fosse un fantasma che si aggira per l’Europa e per il mondo”.