
Oggi in Cineteca al Festival Human Rights, domani alla libreria Ambasciatori, i lavori di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini.
Indimenticabile Re Enrico tavole e disegni rifanno al storia
Abiti color carta da zucchero e cravatter rosse emozioni che scuotono qualsiasi bianco e nero
di Luca Sancini, su La Repubblica, Bologna, mercoledì 14 maggio 2014
Di quell’uomo sentiva parlare da mamma e papà, giovani greci scappati a Bologna per fuggire dalla dittatura dei colonnelli. Lo vedeva in tv, ne ammirava il sorriso mite e andò ai suoi funerali, come si fa quando se ne va uno dei propri cari. “La mia prima manifestazione senza genitori”. Comincia qui l’educazione politica e sentimentale di Elettra Stamboulis, cresciuta negli anni di Enrico Berlinguer, raccontata ora in un fumetto, da Gianluca Costantini, ravennate, docente all’Accademia di Belle Arti.
“Arrivederci Berlinguer”, edito da BeccoGiallo, è una graphic novel a quattro mani: testi della Stamboulis, tratto di Costantini, verrà presentato domani alle 17 alla libreria Ambasciatori in via Orefici, con Paolo Capuzzo e Jacopo Frey. E’ la seconda tappa nell’ambito delle iniziative della Fondazione Gramsci per i trent’anni della scomparsa dell’ex leader del Pci, avviate col documentario di Walter Veltroni, un successo anche ai botteghini.
Dall’incontro di una sceneggiatrice e di un disegnatore nascono quindi le strisce in cui Berlinguer appare raffigurato con tecniche diverse, dal disegno classico alla rielaborazione al computer di foto dell’epoca, alle manipolazioni grafiche. Con lui, i protagonisti d’allora, Bettino Craxi e Sandro Pertini, Giorgio Napolitano ed Eugenio Scalfari, rivivono i colloqui con Aldo Moro ai tempi del compromesso storico, le manifestazioni operaie, le piazze piene dopo le vittorie e le stragi.
Sono tavole in bianco e nero alternate a chiazze di colori vividi, frai i completi carta di zucchero e le cravatte rosse di Berlinguer. L’ultimo comizio di Padova è un susseguirsi di fotogrammi (tratti dal video originale) che riportano realisticamente a quel supplizio, coi fumetti a riecheggiare le ultime parole: “Compagni, lavoratori tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azineda, dialogando con i cittadini.
Grafica e parole al servizio della ricostruzione storica e come arma politica: è il solco percorso da tempo da Costantini, che motiva pura un’altra sua presenza, oggi alle 19 in Cineteca, nell’ambito del Festival Human Rights. La Primavera Araba e la vicenda Wikileaks, le lotte per i diritti civile dalla Turchia alla Palestina sono infatti la fonte delle tavole di Costantini, che saranno in mostra, raccogliendo un lavoro partito ormai dieci anni fa. “E’ un modo per raccontare l’attualità col disegno che diventa cronaca immediata e pure supporto agli attivisti e veicolo per informare, oggi ai tempi di twitter e facebook”, dice Costantini, che in cantiere, dopo i fumetti dedicati a Gramsci e Berlinguer, ha ora un Pertini a fumetti.