Tahar Lamri è un intellettuale che mette al centro della sua ricerca il senso scivoloso delle parole. Anche in questa breve nota filologica, che chiarisce alcune delle più comuni mistificazioni relative alla questione non solo originaria della parola anti–semita, ma dell’uso politico delle categorie etniche, religiose, biologiche ad un solo fine, dividere per governare, la coppia Lamri – Costantini opera per chiarire e non offendere nessuno. C’è un intento prettamente pedagogico, illustrativo, che viene manifestato anche dallo stile del disegnatore, che rinuncia ai virtuosismi per declinare e rendere il più semplice e comprensibile possibile un concetto che stride con quanto ci viene insegnato ogni anno a scuola. L’esistenza di un DNA ebraico è in effetti una chimera, ma è di certo presente una precisa relazione di tipo biologico tra gli ebrei askenaziti dell’est Europa, testimoniata anche dalla persistenza di alcune rare malattie genetiche. Gli ebrei che non sono arrivati con la fondazione dello Stato di Israele nel ‘48 hanno sicuramente molti più tratti comuni con gli arabi palestinesi. E i sefarditi con i loro paesi di origine. Cos’è dunque la diaspora ebraica? È mai esistita o è un’idea rigenerata in vari giri di boa della storia? La risistemazione concettuale dell’origine di questa parola, dei fraintendimenti o mistificazioni che stanno alla base del suo uso e abuso, apre sicuramente molti più quesiti che risposte rassicuranti.
Testo di Tahar Lamri Disegni di Gianluca Costantini
Pubblicato in:
BeccoGiallo – Pillole di giornalismo disegnato, sito web, 21 luglio 2014