
A cura di curated by Anna Vasta (direttore esecutivo)// Antonio Otomanelli (curatore capo e fotografo) // Francesco Stelitano (responsabile editoriale e fotografo)// Letizia Trulli (art director)
in collaborazione con in collaboration with IRA-C
Spazio ex MIR MAR, via Roma 27, San Mauro Pascoli
Le immagini presenti in mostra sono una selezione dall’archivio fotografico No TAV. L’archivio nasce intorno al 1994, con il formarsi delle prime assemblee No TAV. Compie venti anni. Le foto presenti nell’archivio sono state prodotte dalla popolazione della valle, da fotografi e turisti in visita al cantiere che lasciavano copia dei loro scatti. Le foto vengono utilizzate per monitorare lo stato dei lavori, per controllare le presenze di uomini e macchine in cantiere e nel territorio circostante, controllare la crescita del cantiere ed il conseguente esproprio dei terreni. Non c’è autore. Ci sono molti autori, un’intera popolazione.
La raccolta di fotografie dell’archivio No Tav, fa da sfondo per una riflessione interdisciplinare sul ruolo della fotografia contemporanea in relazione al rapporto tra sicurezza pubblica e libertà privata, i suoi conflitti e la sua costante evoluzione. Per questo motivo e in aggiunta, la mostra ospita i contributi diversi, scritti e video, dei membri del comitato scientifico di Planar e che riflettono il loro personale punto di vista sul tema.
Una sezione speciale è dedicata al progetto di indagine documentaria del fotografo Marcello Ruvidotti; una ricerca quinquennale sullo stato del paesaggio fisico e culturale valligiano. Uno sguardo esterno e autoriale che oltre a diversificare e accrescere la lettura della questione Valsusina, permette un’interrogazione sulla figura del fotografo come autore. Si FEst #23 | Planar