3 maggio 2017 > Giornata mondiale per la libertà di stampa

Un progetto che nasce dalla collaborazione del corso di Linguaggi del Fumetto dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con la Scuola del giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con il portale di giornalismo disegnato Graphic News.
Le chiamavano gole profonde e, allora, faceva piu’ “cinema”. Oggi abbiamo dato loro uno statuto, una categoria precisa, quella dei whistleblowers. Persone – spesso impiegati e funzionari sia nel settore pubblico che in quello privato, dalle multinazionali dell’alimentare ai dipartimenti della Difesa militare – che pertengono la morale alta e, tra la fedeltà a un’azienda o a un superiore, scelgono la fedeltà a un’ideale di giustizia, di etica della trasparenza, quando essa lede principi fondamentali, umani, che per tengono al pubblico e colpiscono i cittadini del mondo. Queste persone sono, di fatto, sempre esistite ma oggi sono centrali nella definizione delle geografie del potere del mondo globalizzato e si devono a loro molte inchieste giornalistiche. Oggi, nella giornata mondiale per la libertà di stampa, abbiamo provato a raccontarne alcune, da Bartolomeo de Las Casas che abolì la schiavitù’ degli Indios, denunciando un sistema di cui lui stesso era parte, fino a Chelsea Manning, la più famosa gola profonda delle operazioni militari americane in Iraq. A tutti loro va la definizione di warriors, combattenti. Persone che scelgono di parlare e di parlare in pubblico, nonostante tutto e nonostante tutti.
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Leggi il progetto in Magzine della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica
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