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Gianluca Costantini
Reality / Press

Le cicatrici tra i miei denti, Il Quotidiano del Sud

Louise-Victorine Ackermann, già nel 1882, in Pensieri di una solitaria, sosteneva che “Il poeta è ben più un evocatore di sentimenti e d’immagini che un arrangiatore di rime e di parole”. Il rapporto tra poesia e immagine è complesso. La funzione evocativa della poesia spesso si fonde con quella descrittiva dell’immagine, ma sostenere che un disegno, o anche un semplice segno, siano o possano essere solo descrittivi è un crimini contro l’arte. Un immagine, un disegno e una poesia possono essere, in modo diversi, evocativi e descrittivi e un milione di altre cose. Questa analisi vale per le arti singolarmente analizzate, o anche per le commistioni tra esse? Quando il disegno e poesia si incontrano, scontrano e fanno l’amore su un foglio di carta bianca, cosa nasce da questa unione?

La risposta è “Le cicatrici tra i miei denti”, il bel volumetto pubblicato da NdA Press e disegnato da Gianluca Costantini. Il libro è “un giro del mondo in 61 poesie, aforismi e riflessioni di poeti, scrittori, uomini e donne attraverso due secoli e quasi tutte le culture che compongono il nostro pensiero contemporaneo”, come racconta con parole perfette la quarta di copertina. In realtà l’opera di Costantini è una dolce medicina per i cuori realisti, quelli che hanno scordato il perché della poesia ma soprattutto i suoi per come. Per come la realtà ci schiaffeggia ogni giorno non resta che affidarci alla poesia delle parole e delle immagini, dei tratti sicuri ed accennati, spezzati ma mai indolenti di Costantini, che ad ogni singola poesia regala un volto e un’interpretazione, ma soprattuto uno sguardo che racconta un intenzione, un moto dell’animo. Le cicatrici tra i miei denti è un libro che verrà amato da chi lo leggerà, perché è un libro di contaminazioni suadenti, ceh addomestica la rabbia e la focalizza come un raggio laser verso le paure da superare. Per tutti coloro che pensano che una poesia non sia solo una combinazione di parole, così come un disegno non è solo un susseguirsi di tratti.

di Andrea Mazzotta

Le cicatrici tra i miei denti

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