
Più che “bannato”: Gianluca Costantini è dannato. Il disegnatore italiano – la definizione gli va un po’ stretta – ci ha ricordato oggi che dal 2016 i suoi disegni/editoriali, tutti incentrati sui diritti umani, non si possono vedere in Turchia, su ordine del Tribunale. Ritrarre la faccia di Erdogan coperta del sangue delle vittime della sua repressione evidentemente non è piaciuto ai giudici turchi. Ma la vicenda di Gianluca Costantini va oltre il presunto vilipendio: è un caso che ci interroga sulla libertà d’espressione, sulla democrazia autoritaria, su “muri” e “ponti” tecnologici. di Danilo De Biasio. Continua su Articolo21