Intervista di Cristina Mirra
per L’antidiplomatico, pubblicato il 3 luglio 2021

In occasione dei 50 anni di Julian Assange rinchiuso in un carcere di massima sicurezza di Londra rischiando l’estradizione negli Usa dove è accusato di spionaggio per aver rivelato i crimini di guerra di Washington in Iraq e Afghanistan, Cristina Mirra ha intervistato Gianluca Costantini fumettista italiano, noto per alcune opere di graphic journalism, storie a fumetti con una impostazione giornalistica. Uno dei suoi lavori è dedicato proprio al fondatore di Wikileaks.
Perché secondo te, in Italia si parla spesso di Patrick Zaki tenuto prigioniero dall’Egitto e non si parla mai di Julian Assange torturato, secondo il referente alla tortura delle Nazioni Unite Nils Melzer, e imprigionato da Stati Uniti e Gran Bretagna?
Sono due casi molto diversi, prima di tutto Patrick è uno studente egiziano che studia in Italia e che è amato da tutte le comunità universitarie in cui ha studiato mentre Julian è un australiano adulto, e soprattutto è stata fatta nei suoi confronti una campagna denigratoria atta a farlo risultare una persona egocentrica e antipatica. Continua