Le vite raccontano spesso molto più della patina dei nomi, delle appartenenze politiche. Noi facciamo ciò che siamo, scriveva Lowell e canta Emidio Clementi, e quindi conoscere chi sono i protagonisti di una sfida che nel 2015 aveva messo i riflettori sulla piccola Grecia sembra es- sere una traduzione a fumetti di questo assioma: chi sono effettivamente gli uomini e le donne i cui nomi comparivano nelle cronache politiche e finanziarie di quei giorni, in cui speranze e paure si sono fronteggiate in uno scontro che non è inopportuno paragonare a Davide contro Golia? Certo, non è un curriculum a raccontarci la profondità di una persona, ma se non sapessimo che Angela Merkel è cresciuta nella DDR e che suo padre era un pastore, forse ci sfuggirebbe la sua posizione sui migranti. E i primati del giovane Tsipras denunciano il suo non appartenere a nessun establishment consolidato, elemento che sicuramente ha indebolito la capacità negoziale del paese. Ma certo l’inesperienza e il vacuo curriculum di un uomo di potere come Dijsselbloem va sempre ricordato, nel momento in cui nel marzo del 2017 ha dichiarato, parlando dell’Europa del Sud, «Non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto».
Testo di Elettra Stamboulis Disegni di Gianluca Costantini