Scandali, inchieste giudiziarie, sfiducia tra i vertici e la base: per l’Arma il 2020 è stato l’ennesimo annus horribilis. Tra pochi giorni il governo nominerà il nuovo comandante. Teo Luzi è il favorito, ma sperano ancora Maruccia e Agovino. Chi vince avrà davanti un lavoro immane. Da Cucchi a Piacenza, il Corpo non ha ancora fatto i conti con i suoi fantasmi. Di Emiliano Fittipaldi

Pubblicata su il Domani, anno 1 numero 87, 10 dicembre 2020
