Il navigatore genovese viene spesso indicato come colui che ha dato origine al “genocidio americano”, un simbolo di oppressione che va cancellato. Ma al di là delle colpe personali, che non mancano, quello che è successo dopo la sua scoperta ha radici ben più profonde. E abbattere le statue rischia di essere una facile assoluzione. Di Alessandro Vanoli

Pubblicata su il Domani, anno 2 numero 17, 18 gennaio 2021
