
Porta il titolo “Il dilemma della pace” la copertina del numero di aprile di VITA, da questo fine settimana in edicola, in libreria e acquistabile qui nella versione digitale.
Un titolo che incornicia l’efficacissimo e drammatico disegno di Gianluca Costantini, l’illustratore che aveva già creato per noi il logo degli #abbracciperlapace, rivisitando una splendida foto di un giovane russo e una giovane ucraina, abbracciati. Stavolta ha scelto una colomba che tiene nel becco un ramoscello di ulivo ma senza farne una rappresentazione iconica, dolce, felice. No, è appunto una colomba con le penne arruffate, un po’ spennacchiata, perché vola controvento, forse nella tempesta, una colomba affaticata e un ramoscello d’ulivo quasi spoglio.
Un’immagine che esprime bene il dilemma della pace perché, innegabilmente, come spiega l’apertura del primo capitolo, intitolato Pacifismo Anno Zero, il popolo della pace, il popolo iriditato di marce e tavole, è percorso da una riflessione impegnativa, a tratti anche ruvida, su quale pacifismo sia oggi adeguato a una guerra di aggressione, imperialistica si sarebbe detto una volta, come quella scatenata da Vladimir Putin, se si debba armare i resistenti, oltre che sovvenire le vittime, i rifugiati, i saccheggiati, i cacciati di casa in punta di kalashnikov. Una discussione che nasce già dopo le prime manifestazioni di inizio marzo, apparse talvolta equidistanti fra vittime e carnefici, laddove associazioni e voci storiche del pacifismo e del disarmo parlano di “neutralità attiva”, esortando a non aggiungere guerra a guerra, sangue a sangue. Continua