Diciotto voci per una risposta, a cura di Riccardo Bonacina

È una colomba arruffata e smarrita, che tiene in bocca un ramoscello di ulivo quasi spoglio. L’immagine disegnata da Gianluca Costantini per la copertina di Vita magazine di aprile che riprendiamo come cover di questa raccolta di interventi è l’icona di un movimento pacifista spiazzato di fronte all’invasione russa dell’Ucraina. Un popolo per la pace che si trova costretto a rivedere le proprie modalità di pensiero e quindi di azione. Una sfida epocale.
Una sfida che necessita di idee e di confronto. In queste settimane e in questi mesi, le piattaforme di Vita, quella digitale e quella cartacea sono state (e continueranno a essere) il teatro di questo dibattito. Abbiamo ospitato posizioni anche differenti, chiedendo a tutti di argomentare i propri ragionamenti e di affrontare i nodi che ci sono sul tavolo, senza infingimenti e scorciatoie. Lo abbiamo fatto senza rinunciare al nostro punto di vista e alla nostra volontà e capacità di azione. Come nel caso dell’adesione al progetto Mean-Movimento europeo di azione non violenta. Un network composto da 35 sigle della società civile italiana che negli scorsi giorni, come abbiamo documentato su vita.it, è stato in Ucraina per costruire ponti con gli esponenti più attivi della società civile locale. Un’iniziativa aperta, plurale e transnazionale che ha un punto di atterraggio molto concreto e definito: tenere viva la forza trasformatrice della nonviolenza attiva dentro lo scenario del conflitto, non solo idealmente attraverso una mobilitazione di massa di migliaia di civili europei in Ucraina. Mobilitazione, e non potrebbe essere altrimenti, concordata e richiesta dalle associazioni ucraine vittime della guerra scatenata da Putin. Continua